PIZZA: I FORMAGGI PIÙ UTILIZZATI COME CONDIMENTO
Tra i tanti condimenti che vengono utilizzati per la pizza, il formaggio occupa il posto d’onore.
Ovviamente la mozzarella è quello più utilizzato, ma condivide questo ruolo fondamentale con altri latticini che ben si sposano tra di loro e con altri ingredienti.
Vediamo quindi quali sono i formaggi più utilizzati e quali sono le loro caratteristiche.
Mozzarella Fiordilatte
Ovviamente, la regina della pizza è la Margherita, di cui un ingrediente cardine è la mozzarella Fiordilatte. Questo latticino è semplicemente il formaggio fresco a pasta filata più famoso al mondo e parte integrante della dieta mediterranea.
La Fiordilatte è ricca di sali minerali e vitamine (B12, K, J), ma anche di grassi saturi. Per i più attenti alla linea negli ultimi anni si possono trovare anche versioni di mozzarella Fiordilatte Light, a base di latte scremato e senza lattosio.
La mozzarella per pizza è leggermente diversa da quella da tavola: contiene meno acqua, ma mantiene le stesse caratteristiche organolettiche
Mozzarella di Bufala
Questa tipologia di mozzarella, tipica della Campania, è fatta con latte proveniente solo da bufale selezionate e inviato al caseificio entro 12 ore dalla mungitura.
Qui viene filtrato e sottoposto a diversi trattamenti seguendo rigorosamente il processo tradizionale: la filatura, la formatura e la salatura. Il prodotto finale è la mozzarella di bufala per pizza che tutti amiamo
Questo gustoso latticino ha una grande concentrazione di grassi e proteine animali. Tuttavia risulta leggero e molto digeribile, con percentuali molto basse di lattosio e colesterolo.
Rispetto alla Fiordilatte, la mozzarella di bufala presenta una leggera crosta. Una volta tagliata, però, rilascia più liquido.
Per quanto riguarda il confezionamento, infine, quest’ultima deve sempre riportare sulle confezioni la dicitura di “Mozzarella di Bufala Campana DOP”.
Il Gorgonzola
Il Gorgonzola, colonna portante della pizza Cinque Formaggi, è un formaggio dalle origini antiche che deve il suo nome alla città di Gorgonzola, alle porte di Milano.
Il caratteristico gusto del Gorgonzola è dato dall’esposizione del latte al ceppo fungino Penicillium Roqueforti.
Queste muffe conferiscono al formaggio il caratteristico aspetto e consentono una maturazione piuttosto rapida, tenendo alla larga altri tipi di muffe e batteri.
In vendita nelle versioni dolce e piccante, si tratta di un formaggio ricco di grassi saturi e colesterolo, ma povero di lattosio. Non è adatto per le diete ipocaloriche, ma è consigliato nella terza età per la presenza di molti sali minerali come sodio e calcio.
Il Provolone
Stretto parente della Mozzarella, il Provolone, ingrediente principale della nostra 26x38 Salamino e Provolone, viene ottenuto tramite l’esposizione del formaggio fresco al fumo di paglia di grano.
Il procedimento scurisce la crosta del formaggio che assume un colore giallo scuro e il tipico aroma affumicato.
Si tratta di un formaggio di origini molto antiche. La prima apparizione sembra sia stata intorno al 1700, quando per la prima volta comparì nei presepi napoletani.
Dal punto di vista nutrizionale la provola è ricca di vitamina C, sodio, calcio, fosforo e può essere consumata sia fusa sulla pizza sia come formaggio da tavola.
Grana Padano
Infine, come ben sa la nostra Margherita Sfiziosa, abbiamo il Grana Padano DOP, uno dei formaggi più famosi al mondo.
ll Grana Padano è un formaggio a pasta dura che viene prodotto nella Pianura Padana.
L'origine del Grana Padano risale al Medioevo e la sua invenzione è dovuta ai monaci cistercensi dell’Abbazia di Chiaravalle, che si trova a pochi chilometri da Milano, intorno al 1135.
Si tratta di un prodotto DOP (denominazione di origine protetta) che deve essere lavorato esclusivamente in un territorio ben delimitato del nord Italia, secondo il disciplinare redatto nel 1954.
Il disciplinare, oltre a indicare le varie fasi di lavorazione e il periodo di stagionatura del formaggio (dai 9 ai 24 mesi), stabilisce anche che l’allevamento delle bovine, la loro mungitura e la successiva trasformazione del latte avvenga esclusivamente nell’area indicata.